La Biblioteca Civica di Ovada fu inaugurata il 21 maggio 1972 quando era sindaco della città Angelo Ferrari e la professoressa Mimina Ravera era assessore alla Pubblica Istruzione ed alla Cultura. L'Amministrazione Comunale si era impegnata nella ristrutturazione del palazzo, già adibito a scuola. L'attivazione dell'importante servizio culturale fu fortemente voluta dalla signora Marie Ighina, la quale mise a disposizione la dotazione libraria di famiglia e del consorte, dottor Eraldo Ighina.
La Biblioteca comprendeva l'antichissima biblioteca della famiglia Buffa, oltre a donazioni private, ad un antico fondo del Comune di Ovada ed ai volumi donati da Sandro Pertini, allora presidente della Camera e particolarmente legato alla nostra città e alla famiglia Ighina. La prolusione inaugurale fu tenuta dal senatore Franco Antonicelli che esaltò le funzioni della Biblioteca, indicandola come "anima della città", con particolare attenzione alla storia del territorio ed all'educazione alla democrazia, contro la violenza, contro l'intolleranza.
La Biblioteca Civica, a cui la signora Ighina per lascito testamentario lasciò tutto il suo archivio di famiglia, e che fu intitolata successivamente ai coniugi Ighina, ha mantenuto l'impegno di essere un riferimento culturale per Ovada e l'Ovadese; oggi vanta oltre trentaquattromila titoli, oltre all'Archivio storico del Comune ed al Centro Documentazione della Resistenza; comprende una sezione adulti ed una sala ragazzi (recentemente rinnovata nell'arredo e nella fornitura), un'emeroteca, stampa.
Una apposita sezione offre la consultazione della Gazzetta Ufficiale e Gazzetta concorsi, Bollettino Regione Piemonte, ed il servizio stampa leggi da CD-Rom, ed Internet gratuito. Oltre al prestito interbibliotecario, la biblioteca organizza visite guidate ed interventi di promozione ed animazione della lettura nelle scuole, propone ed organizza la rassegna "Incontri d'autore", giunta alla VIII edizione, che ha visto la partecipazione di scrittori a livello nazionale.
La Biblioteca partecipa inoltre al Polo regionale Piemontese del Servizio Bibliotecario Nazionale e contribuisce alla formazione di un catalogo unico; è quindi possibile interrogare il catalogo ed inoltrare richiesta di prestito interbibliotecario alle altre biblioteche SBN del Piemonte e del territorio nazionale; nell' ambito ovadese la Biblioteca di Ovada funge da centro-zona ed ha attivato convenzioni con i paesi interessati.
In accordo con la Soprintendenza ai beni librari è stato presentato un progetto di recupero e di restauro dei libri antichi, mentre già si è proceduto al trasferimento su CD-Rom di alcuni giornali d'epoca, onde renderne più agevole la consultazione.
La Biblioteca Civica, grazie anche ad un Consiglio di Biblioteca attivo e partecipe (presidenti Mimina Ravera dal 1995 al 1999 e Camilla Salvago Raggi dal 1999 al 2004) ha sviluppato, oltre ai compiti istituzionali un ricco programma di attività di promozione della lettura con la rassegna Incontri d'autore che ha visto la partecipazione di professori universitari, scrittori e personaggi a livello nazionale (Sebastiano Vassalli, Helga Schneider, don Gallo, don Benzi, Marcello Venturi, Camilla Salvago Raggi,Isabella Bossi Fedrigotti, Roberto Piumini, Gad Lerner, Mario Giordano, Maurizio Maggiani, Vito Elio Petrucci).Gli Incontri si svolgono da novembre a maggio e coinvolgono un buon numero di persone; agli scrittori solitamente piace l'atmosfera" autentica" e schiettamente a misura d'uomo che si può vivere in Ovada, lontana dai rumori della città, anzi spesso ci hanno stimolato a proteggere il centro storico per una conservazione ottimale. Molto seguite, nell'ambito degli incontri riservati ai bambini, le attività di promozione della lettura, con la partecipazione di personaggi noti al mondo dell 'infanzia, fra cui Graziella Cadore e Roberto Piumini. La sala-ragazzi, grazie ad un allestimento vivace e scelto con cura si rivela luogo di incontro e di aggregazione per i bambini, spesso visitato dalle scuole. Gli Incontri d'autore nel 1996 si svolgevano nella saletta di piazza Cereseto, per motivi di spazio si è passati al teatro Splendor, quindi alla Loggia di san Sebastiano, che ha conferito maggior prestigio agli Incontri stessi ed ha consentito di poter apprezzare uno degli edifici più antichi della città.