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Consorzio di tutela dell’Ovada D.O.C.G.
La nascita dell’Ovada D.O.C.G. ha stimolato un gruppo di 21 produttori viticoltori-produttori a costituire il Consorzio di tutela dell'Ovada d.o.c.g per sviluppare e promuovere, attraverso la conoscenza del proprio vino simbolo, la conoscenza di un territorio storicamente e culturalmente notevolissimo.
A presiedere il consorzio, che ha sede ad Ovada, è stato eletto Italo Danielli. “L’Ovadese è sempre stata storicamente riconosciuta – spiega lo stesso Danielli - come la zona più vocata per la coltivazione del Dolcetto, vitigno autoctono tipicamente piemontese; lo testimonia un famoso passo del grande botanico Gallesio di duecento anni addietro, in cui si dava atto che i Dolcetti più stimati erano quelli “di Ovada e dei suoi dintorni”: e del resto un tempo quest’uva era direttamente nota come Uva Ovadese”.
Quali siano gli intenti del neonato Consorzio lo spiega il vice presidente, Giuseppe Ravera, produttore con sede a Montaldo Bormida. “Vogliamo affermare l’Ovada come la punta di diamante dell’intero territorio, e confrontarci sullo stesso piano con i grandi rossi piemontesi oggi più noti.
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